MOZIONE n. 83 del 19/05/2021
Sulla grave crisi del S.U.E.M. 118 dell'ASP di Catanzaro

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
- il rapporto di lavoro dei medici di medicina generale è regolato dagli Accordi Collettivi Nazionali (A.C.N.) stipulati ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. n. 502/1992;
- la suddetta disciplina è integrata a livello regionale da specifici Accordi Integrativi (A.I.R.);
- la Regione Calabria sin dall’Accordo Integrativo del 1998, al quale sono poi seguiti quelli del 2003 e del 2006, ha riconosciuto ai medici dell’E.S.T. (Emergenza Sanitaria Territoriale) un’indennità oraria di € 5,50 per l’espletamento di “compiti aggiuntivi” rispetto a quelli istituzionali già previsti dall’A.C.N.;
- l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha, però, deciso unilateralmente di sospendere l'erogazione di tale indennità aggiuntiva inizialmente sulle ore feriali (dal 2019) e, successivamente, su tutto il monte orario (dal 2020);
- con delibera della Commissione Straordinaria n. 407 del 7 luglio 2020, la stessa Azienda ha dato mandato all’Ufficio legale di procedere al recupero delle somme corrisposte negli ultimi 10 anni agli stessi medici, penalizzando così una categoria che con grande professionalità e spirito di sacrificio svolge quotidianamente l’attività di primo soccorso sul territorio provinciale;
- per il suddetto modus operandi è in corso, tra l’Azienda e i medici convenzionati, una controversia presso le sedi giudiziarie competenti;
CONSIDERATO CHE - le scelte gestionali della Commissione Prefettizia, giustificate a suo dire da una logica di risparmio e taglio dei costi, hanno contribuito ad aggravare ulteriormente la già precaria struttura organizzativa del SUEM 118, comportando la rinuncia all’incarico di circa 25 medici convenzionati dell’emergenza-urgenza territoriale;
- per effetto della drastica riduzione delle risorse umane, da oltre un anno le ambulanze medicalizzate sono passate da 14 a 11 con diversi turni che rimangono senza un medico a bordo, e con diversi piccoli Comuni (quali Maida, Sersale, Tiriolo, Girifalco, Amaroni, Vallefiorita) che sono addirittura privi di ambulanze medicalizzate da oltre 15 mesi;
- la vicenda sta portando ad un passo dal collasso l’intera struttura organizzativa dell’emergenza-urgenza del territorio della Provincia di Catanzaro e privando i cittadini di un servizio essenziale per la tutela della salute garantito dall’articolo 32 della Costituzione;
- per arginare il vuoto di organico, ma con aggravio di costi per l’Azienda, la Commissione Prefettizia ha fatto ricorso a discutibili contratti “dinamici” mediante l’utilizzo di professionisti con partita iva, i quali paradossalmente, a fronte di una minore esperienza clinica e abilità tecniche, percepiscono una remunerazione per ogni ora di lavoro pari al doppio rispetto a quella erogata ai loro predecessori (50 euro contro 24 euro), e godono, per di più, dell’indennità che è stata loro tolta;
- la problematica è stata anche affrontata dalla terza Commissione consiliare nella seduta del 20 aprile scorso;
- ad oggi, nonostante i provvedimenti adottati, la carenza non è stata affatto colmata e con l’avvicinarsi della stagione estiva il servizio rischia maggiormente di soffrire, dovendo giustamente i medici convenzionati godere dei 15 giorni di ferie previsti da contratto. Tutto ciò premesso e considerato,
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Giunta regionale f.f. ad intraprendere le più opportune ed urgenti iniziative di competenza, nei confronti del Commissario ad acta, Guido Longo, e della terna commissariale dell’ASP di Catanzaro, necessarie per l’immediato ed efficiente ripristino del servizio di emergenza-urgenza territoriale, al fine garantire il diritto alla salute dei cittadini del territorio della Provincia di Catanzaro, riconosciuto dall’art. 32 della Costituzione e, al contempo, ridare dignità professionale a tutti i medici che quotidianamente, con abnegazione, si mettono al servizio della comunità.

Allegato:

19/05/2021
F. PIETROPAOLO